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Bagheria, abbandona neonato nel balcone della vicina: bambino ricoverato in serie condizioni

A partorire il piccolo e lasciarlo nel balcone è stata una donna che abita nell'appartamento a fianco. Ha 38 anni e avrebbe nascosto la gravidanza ai familiari. Ora anche lei è ricoverata nel reparto di Ginecologia del Buccheri La Ferla

PALERMO.  Un neonato è stato abbandonato a Bagheria in via Giovan Battista Marini 33 nel balcone della casa di una donna. I vicini hanno raccontato che da alcune ore sentivano il pianto di un bimbo e non riuscivano a spiegarsi da dove potesse venire. Questa mattina la scoperta fatta dalla proprietaria di casa che ha chiamato subito i sanitari del 118 che hanno trasportato il piccolo all'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. Secondo una prima ricostruzione il piccolo ha trascorso tante ore all'addiaccio ed era in ipotermia.
Le condizioni del bambino, che è stato intubato, sono state ritenute serie dai medici.


«Ho sentito alcuni flebili vagiti. Mi sono affacciata al balcone e ho visto il piccolo. Nudo infreddolito. Non riuscivo a capire chi potesse avere abbandonato il piccolo appena nato nel balcone». È il racconto fatta dalla donna di 30 anni agli agenti di polizia che in via Giovan Battista Marini ha trovato il piccolo neonato.



A partorire il piccolo e lasciarlo nel balcone al primo piano di uno stabile a Bagheria, è stata una donna che abita nell'appartamento a fianco. Ha  40 anni e avrebbe nascosto la gravidanza all'anziano padre e alla sorella. Tutti vivono in un appartamento in periferia a Bagheria nella zona del mercato ortofrutticolo. La donna è adesso ricoverata nel reparto di Ginecologia del Buccheri La Ferla, lo stesso dove si trova il figlio.


«Il piccolo arrivato in ospedale sembrava morto. Aveva una temperatura corporea di 24 gradi. Era in condizioni gravissime» ha spiegato Giampiero Pinna, primario di Neonatologia dell'ospedale Buccheri La Ferla. «È arrivato già intubato dal rianimatore del 118. Adesso da qualche minuti respira da solo. Le sue condizioni vanno migliorando. Il piccolo è un pò prematuro, ma adesso le sue condizioni migliorano», ha aggiunto.


«La madre del bimbo abbandonato è arrivata in stato confusionale. Abbiamo iniziato le procedure di stabilizzazione. In questo momento è assistita da una psicologa» ha raccontato Pietro Civello, vicedirettore sanitario dell'ospedale Buccheri La Ferla. «Ancora non ha chiesto del bambino - ha aggiunto - Secondo quanto accertato il parto sarebbe avvenuto attorno alle 6 del mattino. Subito dopo il parto si è sentita male ed è stato necessario l'immediato ricovero».


"È vivo per miracolo, al nostro arrivo era in arresto cardiocircolatorio. Insieme ai miei colleghi del 118 ho vissuto attimi terribili". Lo afferma Paolo Caltagirone, autista soccorritore della Seus, società che co-gestisce il servizio 118 in Sicilia, raccontando le fasi concitate dell'intervento in soccorso del neonato abbandonato. "La centrale operativa del 118 - aggiunge - ci ha contattati poco dopo le 7, segnalandoci un bimbo che piangeva. Insieme all'infermiera Francesca Bono e al medico Angela Lentini siamo subito partiti con l'ambulanza della postazione di Santa Flavia. Quando siamo arrivati il neonato non dava alcun segnale di vita.
Lo abbiamo preso, avvolto in una coperta e adagiato sul tavolo della cucina perché era urgente intervenire immediatamente".


"Il medico del 118 ha misurato i parametri vitali, purtroppo il piccolo era in ipotermia e in arresto cardiocircolatorio. Insieme all'infermiera gli abbiamo praticato la rianimazione cardiopolmonare, mentre la dottoressa Lentini - continua - ha effettuato l'aspirazione nasogastrica per agevolarne la respirazione. Come per miracolo dopo un paio di minuti il neonato ha dato i primi segnali di vita. Così lo abbiamo trasportato al Buccheri La Ferla. Al mio ritorno a casa, essendo padre, ho pianto. Al 118 facciamo tutti il tifo per lui, speriamo che riesca a superare questa prima grande prova della sua vita".

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