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Il 'prof Jovanotti' incontra gli studenti palermitani

E' salito in cattedra il camaleontico Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, per parlare di comunicazione, di vita, di rivoluzioni culturali e sociali, nell'anfiteatro dell'Edificio 15 della Facoltà di Scienze della Formazione, ospite dell'Università di Palermo, volato dall'altra Isola dopo l'incontro in mattinata con gli studenti di Cagliari. L'appuntamento all'ateneo palermitano fissato alle 17:30 è stato anticipato da una conferenza stampa concessa ai giornalisti per raccontare una carriera lunga 25 anni, che Jovanotti festeggerà con un lungo tour che partirà da Ancona il 7 giugno e toccherà Palermo il 6 luglio prossimo al Velodromo, «con un grande spettacolo, sarà epico, farà ballare e sorprenderà», annuncia il suo creatore. Il titolo dice tutto: 'Backup 1987-2012', perché non si lascia indietro nulla e tutto fa parte di un percorso che è ancora pieno di energia. Parla di Palermo, Lorenzo, con partecipazione e speranza: «Palermo fa parte della mia formazione politico sociale. Dopo le stragi mi sono sentito davvero dentro il Paese, nella sua storia. È stato un evento che ha scosso la vita dell'Italia e la mia, mi ha fatto diventare grande. Sono cambiate molte cose anche qui, a Palermo. Le stragi, in ricordo delle quali ho scritto anche una canzone nel 1992, mi sono rimaste dentro». Si racconta senza risparmiarsi, parla ai ragazzi, sono in tantissimi, che lo accolgono con un fiume di applausi e cori, dopo un'attesa iniziata in tarda mattinata sotto il sole cocente, pur di assicurarsi un posto in prima fila (Servizio di Rossella Puccio)

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