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Isola pedonale in centro, commercianti divisi

Reazioni positive in via Ruggero Settimo: "Si vede molta più gente". Negative in via Maqueda: "Lasciati senza luminarie e i collegamenti bus lasciano a desiderare"

PALERMO. C’è il partito degli entusiasti ma con moderazione di via Ruggero Settimo e quello dei totalmente scontenti di via Maqueda. È il bipolarismo sorto dopo i primi quattro giorni - e il primo weekend -  dell’isola pedonale in centro. Intanto l’assessore alla Mobilità, Tullio Giuffrè, spazza via le voci su possibili modifiche dell’ordinanza dopo che sabato autobus e taxi erano stati dirottati su via Roma. “Si è trattato di una decisione estemporanea – spiega Giuffrè  - legato allo svolgimento di un evento della Provincia”.

Fino al giorno dell’Epifania (esclusi 25, 26 dicembre e primo gennaio), quindi, si va avanti com’era stato inizialmente previsto. Chiusura alle auto dalle 16 alle 20 di via Ruggero Settimo e via Maqueda, fino ai Quattro Canti. E da lì alla Cattedrale. Per il posteggio disponibili il tratto lato mare e lato monte del Foro Italico dalla Capitaneria di porto fino a via Lincoln e il parcheggio comunale di piazza Giulio Cesare.

Per la verità non è l’assenza di marmitte e clacson a creare qualche malumore bensì alcune disfunzioni collaterali. Eugenio Flaccovio è il direttore del consorzio “Centro commerciale naturale Politeama Ruggero Settimo & Dintorni” costituito da una trentina di esercenti. Negozianti che fanno parte del partito degli entusiasti con moderazione.  Soddisfatti  perché “l’isola pedonale è evidentemente un successo, lo dimostra il fatto che anche di lunedì tanta gente è venuta in centro come non accadeva da tempo”. E perplessi perché “avevamo chiesto per un periodo di dieci giorni dei bus navetta gratuiti che collegassero il centro con i capolinea di piazzale Lennon e di via degli Emiri, alla Zisa, senza fermate intermedie”.

L’assessore Giuffrè risponde che “non è stato possibile accontentare questa richiesta, ma l’Amat ha comunque intensificato le linee verso la zona vietata al traffico”. Più che altro, però, i commercianti di via Ruggero Settimo sono delusi “perché la pulizia, soprattutto di via Magliocco, non è costante”. Erano pronti a spazzare loro la strada per protesta, ma ieri pomeriggio la via è stata tirata a lucido dagli operatori ecologici. Aldo Serraino, direttore di Amia Essemme, precisa: “Abbiamo proposto al Comune un potenziamento del servizio di spazzamento per il periodo natalizio, ma attendiamo ancora una risposta, comunque i netturbini passano spesso in quella zona”.



L’asse stradale è lo stesso, ma se fino all’intersezione con via Cavour, le cose, tutto sommato, sembrano andare bene, dal Teatro Massimo in poi si spengono le luci. In tutti i sensi. “Siamo al buio senza nemmeno una lampadina, nonostante a cento metri da qui sia tutto addobbato e illuminato a festa”, protesta Salvatore Oddo, titolare di una boutique di abbigliamento in via Maqueda. Ieri nel suo negozio si è riunita una ventina di commercianti. C’era anche Guglielmo Vaiana dell’albergo Verdi: “Di solito le luminarie erano già pronte dall’8 dicembre, quest’anno a una settimana dal Natale non sono nemmeno state montate”. Alessandro Arcobasso, portavoce dei commercianti di "Via Maqueda Palermo" aggiunge: "Niente piante ai lati della strada, nessuna iniziativa ludico - ricreativa. Solo autobus che transitano accanto ad adulti e bambini. Praticamente, il contrario di quello che ci era stato garantito dall'assessore al Centro Storico, Agata Bazzi. Se l'amministrazione vuole danneggiare via Maqueda, lo dica chiaramente".



L’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone, garantisce che “nelle prossime ore gli operai cominceranno l’installazione delle luminarie in via Maqueda e in corso Vittorio Emanuele”. E quando si accenderanno, comunque, non tornerà il sorriso da quelle parti. “L’isola pedonale non è stata organizzata bene – aggiunge Oddo - la gente che viene dalla provincia è allo sbando,  non sa cosa fare. E il Foro Italico è troppo lontano per lasciare le auto”.

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