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Messineo: appetito delle cosche sul settore energie

Sei persone sono state arrestate dai carabinieri tra le province di Palermo e Trapani con l'accusa di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, corruzione aggravata e altri delitti. I militari inoltre stanno eseguendo un mandato di sequestro di beni per 10 milioni di euro. Al centro delle indagini del Ros e del comando provinciale di Trapani c'è l'infiltrazione delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Salemi nelle attività economiche relativo alle energie rinnovabili. Un'infiltrazione realizzata attraverso la sistematica acquisizione dei lavori per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani. I proventi illeciti venivano in parte destinati alle casse del boss Matteo Messina Denaro.
Il procuratore di Palermo Francesco Messineo ha commentato l'operazione antimafia dei carabinieri: ''Il settore delle energie rinnovabili, essendo un contesto di grosso rilievo economico, non poteva non suscitare gli interessi della mafia. La mafia di Trapani è soprattutto mafia d'affari che ricorre alla violenza per intimidire e sottomettere la è concorrenza''. Dall'inchiesta, secondo Messineo, ' emerso un forte collegamento tra mafia, imprenditoria e politica. Il servizio di Silvia Iacono

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