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Truffa alla Regione, arrestato Gaetano Mercadante. Dopo 6 anni è arrivata la piena assoluzione

Il legale rappresentante della società Nova Musa era stato accusato di essersi appropriato di 19 milioni incassati dal servizio di biglietteria dei maggiori siti archeologici siciliani che aveva in concessione. La sentenza d'assoluzione dice che quei soldi spettavano all'azienda quale corrispettivo per i servizi svolti

È stato arrestato Gaetano Mercadante, legale rappresentante della società Nova Musa accusato di essersi appropriato di 19 milioni incassati dal servizio di biglietteria dei maggiori siti archeologici siciliani che aveva in concessione dalla Regione. Inizialmente il gip gli aveva dato i domiciliari. Ieri la Procura ha chiesto e ottenuto l'arresto per l'aggravarsi delle esigenze cautelari. Ci sarebbe un rischio di inquinamento probatorio. Nell'interrogatorio poi l'indagato non avrebbe dato alcuna indicazione sulla destinazione della somma sottratta, rendendone più difficile il recupero agli inquirenti. Mercadante è stato bloccato in aeroporto mentre, dopo l'interrogatorio dei pm, si stava imbarcando per tornare a Roma.

AGGIORNAMENTO

Con una Pec dello scorso primo dicembre 2023, l'avvocato Giorgio Giannone Codiglione, che difende Gaetano Mercadante, rende noto che il suo assistito è stato assolto su richiesta della medesima Procura «perché il fatto non sussiste». La sentenza, n. 1448/17 del 19/01/2018 del Tribunale di Civitavecchia,  è stata dichiarata irrevocabile il 19/03/2018 poiché né la Procura generale né la Regione Siciliana e  il Comune di Taormina, parti civili, hanno ritenuto opportuno proporre appello. L'assoluzione è in riferimento all’accusa di appropriazione, quale incaricato di pubblico servizio,  della quota degli incassi dei biglietti d'ingresso dei siti culturali di spettanza della Regione  Siciliana e dei Comuni di Calatafimi, Castelvetrano, Marsala, Siracusa, Taormina. Secondo il  Tribunale, infatti, deve essere esclusa «l’altruità dei denari indicati in rubrica, invero mera  quota dei proventi individuata in concessione quale corrispettivo a carico della Novamusa».

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