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Scuola occupate a Palermo, dentro il Marco Polo

Da una delle finestre sventola uno striscione che annuncia l'occupazione (anche) dell'Istituto Tecnico per il Turismo 'Marco Polo' in via Ugo La Malfa, a Palermo. Come negli altri licei e istituti della città i ragazzi si sono organizzati in gruppi di controllo agli ingressi e sui piani di accesso alle aule. Anche qui l'entrata è sbarrata, e chiunque varchi il cancello deve mettere una firma su un registro appositamente creato e gestito dalla piccola barricata di studenti organizzati con banchi e sedie per l'atto di censire. L'ingresso a docenti e personale è permesso, ma solo per mettere la firma, «perché - come dichiara uno dei giovani rappresentanti di istituto - non vogliamo creare caos e tanto meno impedire a chi lavora di avere problemi, però dopo la firma i professori devono lasciare l'istituto». Tutte le attività scolastiche sono dunque state sospese e piccoli atolli studenteschi si sono installati all'interno dell'edificio, soprattutto al pianterreno, nell'ampio piazzale esterno e nelle palestre; vietato invece l'accesso alle aule nei piani superiori con tanto di giovani 'vigilantes' davanti il portone antistante la rampa di scale. Un'occupazione tranquilla, si scherza, si organizzano gruppi di lavoro, ognuno con il proprio compito, per esempio quello di creare cartelloni e striscioni per i giorni successivi, che vedranno i vari movimenti studenteschi sfilare ancora una volta per la città insieme, si dice, a genitori e docenti. Servizio di Rossella Puccio.

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