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Scuola senza fondi, alunni imbianchini

La dirigenza dell'istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III ha messo all'opera da circa 15 giorni centinaia di studenti. Il gruppo giovanile di Forza Nuova, Lotta studentesca, parla di "sfruttamento di lavoro minorile"

PALERMO. "Loro sporcano e loro puliscono". E' con questo spirito che la dirigenza dell'istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III ha trasformato da circa 15 giorni centinaia di studenti in imbianchini che pennelli in mano hanno già tinteggiato decine di aule. Un'iniziativa che ha però innescato alcune polemiche col gruppo giovanile di Forza Nuova, Lotta studentesca, che parla di "sfruttamento di lavoro minorile".    

Spiega il vicepreside Giuseppe Castrogiovanni: "Non avendo fondi necessari abbiamo chiesto l'aiuto dei ragazzi che si sono autotassati con un euro a testa ed hanno comprato il ducotone e tutto l'occorrente per ridipingere le loro classi. Un'operazione che gli allievi svolgono durante le ore di lezione: è uno sviluppo di coscienza civile e tutto su base volontaria".    

"Su 1.700 iscritti hanno aderito già 450 ragazzi, - prosegue il docente - in questi giorni abbiamo sospeso questo tipo di lavori in attesa di riprenderli al più presto. Stiamo per ora esaminando le altre richieste che ci sono arrivate".    

"Mancano i fondi per l'ordinaria manutenzione? Ebbene, il preside della scuola - lamenta Massimo Sferrino, responsabile palermitano di Lotta studentesca  - si rivolga a chi di dovere. E se non otterrà risposta alcuna, noi saremo pronti a proporci quale interlocutore politico per la tutela degli studenti. Ma, nell'attesa che l'incresciosa situazione si risolva, ci sembra del tutto fuori luogo, oltre che illegale, sfruttare una manodopera che dovrebbe dedicarsi a tutt'altra attività".

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