PALERMO. Militari della Guardia di finanza hanno effettuato un sequestro patrimoniale di cinque milioni di euro, equivalente alle imposte evase, nei confronti di un imprenditore di Corleone, a capo di una rivendita di automobili, che nell'agosto del 2009 era stato arrestato insieme ad altre
sei persone per evasione, associazione a delinquere finalizzata alla truffa, appropriazione indebita e falso.
Secondo l'accusa avrebbe truffato clienti che avevano lasciato le proprie auto in conto vendita senza poi ricevere il corrispettivo della vendita o senza avere mai avuto i documenti di circolazione. L'uomo fu anche denunciato per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali tra il 2007 e il 2009.
Il provvedimento di sequestro ha riguardato due automobili, quattro terreni e le disponibilità finanziarie dell'uomo ed è stato emesso dal gip di Palermo su proposta della locale Procura della Repubblica. L'imprenditore in pochi anni avrebbe raggiunto ingenti volumi di affari attraverso articolate frodi all'Iva comunitaria che avrebbero consentito alla sua azienda di porsi sul mercato a prezzi molto competitivi. Al termine della verifica, nel marzo del 2011, i militari avevano contestato all'imprenditore e ad altre persone coinvolte nella frode all'Iva violazioni per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da soggetti compiacenti per 3,5 milioni di euro e l'evasione alle imposte sui redditi e sul valore aggiunto.
L'imprenditore avrebbe successivamente costituito una seconda società che sarebbe stata anch'essa gestita in completa violazione degli obblighi fiscali. Una nuova verifica effettuata dai finanzieri su questa società, conclusa alla fine dello scorso anno, permire di scoprire una base imponibile sottratta ad Iva e imposte sui redditi tra il 2007 ed il 2008 di oltre 10 milioni di euro, con mancato pagamento d'imposte per 5 milioni.
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