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Stragi dal '92 al '94, il fornitore del tritolo fu sempre il pescatore

Cosimo D'Amato, arrestato dalla procura di Firenze, ha dato esplosivo alla mafia sin dalla primavera del 1992

FIRENZE. L'esplosivo recuperato dal pescatore arrestato oggi Cosimo D'Amato e fornito alla mafia è stato utilizzato per tutte le stragi del 1992, 1993 e 1994: quella di Capaci, quella di via D'Amelio, quelle di Roma, Firenze e Milano. Lo ha detto il procuratore Giuseppe Quattrocchi. Per gli attentati sarebbero stati utilizzati fra i 1.280 e i 1.340 kg di esplosivo.
L'esplosivo consisteva in bombe inesplose e di profondità lanciate dagli aerei della seconda guerra mondiale contro i sottomarini. Si tratta di ordigni dal peso di 80-100 kg, che venivano recuperati attraverso i pescherecci e portati a largo di Santa Flavia, nel comune di Palermo, dove, al bisogno, venivano prelevati e poi impiegati per le stragi. "La gestione dell'esplosivo - ha spiegato Quattrocchi - era tutta nelle mani dei fratelli Graviano, boss di Brancaccio, e in particolare di Giuseppe.

Le indagini sulle stragi mafiose del 1993 «non possono mai fermarsi. Non ci fermeremo di fronte a niente nella ricerca di eventuali altre responsabilità a qualsiasi livello e di qualsiasi natura, anche solo nell'ispirazione o nell'agevolazione», degli attentati. Lo ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi durante una conferenza stampa sull'arresto di Cosimo D'Amato, accusato di aver fornito il tritolo per le stragi '92-'94.

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