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Ancora devastata la scuola "Falcone" allo Zen

Raid vandalico all'istituto. Sono stata distrutte e saccheggiate la presidenza e la segreteria. "Comincio a chiedermi che senso abbia tenere ancora aperto tutto questo", dice il preside Di Fatta

PALERMO. «Questa volta è stato colpito il cuore della scuola: hanno distrutto e saccheggiato la presidenza e la segreteria. Comincio a chiedermi che senso abbia tenere ancora aperto qui questo istituto». È il commento amaro di Domenico Di Fatta, preside della scuola intitolata a Giovanni Falcone nel quartiere Zen di Palermo, bersaglio per l'ennesima volta di raid vandalici. Al ritorno dal lungo ponte di Ognissanti gli studenti e gli insegnanti hanno infatti trovato la scuola nuovamente distrutta. Le lezioni sono regolarmente in corso nel plesso elementare, ma sono sospese nella scuola media, dove sono concentrati gli uffici. 

«Finora mai colpiti, sono stati devastati i due luoghi che ritenevamo più sicuri - aggiunge il preside - hanno portato via tutti i computer, compresi quelli del direttore amministrativo, bloccando cosi di fatto ogni attività, rubato documenti riservati dai miei cassetti, distrutto il sistema di videosorveglianza. Sarà un vero problema far ripartire le attività scolastiche sono deluso, stanco e non intravedo una via di uscita se non quella di spostare altrove questa scuola. È anche diseducativo verso i ragazzi che continuano a vedere demolita ogni alternativa possibile». La scuola Falcone, più volte devastata dai vandali, aveva ricevuto il 25 febbraio scorso la visita del ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo che aveva voluto testimoniare in questo modo la vicinanza del governo

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