PALERMO. Arrestato con l'accusa di concorso in associazione mafiosa lo scorso ottobre l'imprenditore Giovanni Seidita è stato rimesso in libertà su ordine del gip Luigi Petrucci per mancanza di gravi indizi. Seidita avrebbe consegnato documenti che potrebbero dimostrare che lui era una vittima della mafia.
Agli atti dell'inchiesta - come scrive il Giornale di Sicilia - vi sono però anche intercettazioni in cui è chiaro che tra l'indagato e altri mafiosi vi sono rapporti: un incontro tra esponenti del clan della Noce sarebbe avvenuto in un suo capannone.
Indizi insufficienti, libero l’imprenditore Seidita
Arrestato con l'accusa di concorso in associazione mafiosa lo scorso ottobre, avrebbe consegnato documenti che potrebbero dimostrare che lui era una vittima di cosa nostra
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