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Cibo vietato ai cani, scoppia la polemica a Termini Imerese

L'area interessata è quella dove si trova una scuola. «L'inadempienza al divieto - si legge nel provvedimento - verrà assimilata ad abbandono di rifiuti sul suolo». E perciò scatteranno multe da 25 a 155 euro. «L'ho fatto - spiega il sindaco - per tutelare le persone ma anche i cani che recentemente sono stati mal tollerati e perfino avvelenati». Ma gli animalisti non ci stanno

TERMINI IMERESE. Scoppia la polemica, con diffide e ricorsi, tra gli animalisti e il sindaco di Termini Imerese (Pa), Salvatore Burrafato, che ha vietato di dare cibo ai cani randagi. L'area interessata è quella dove si trova una scuola. «L'inadempienza al divieto - si legge nel provvedimento - verrà assimilata ad abbandono di rifiuti sul suolo». E perciò scatteranno multe da 25 a 155 euro. «L'ho fatto - spiega il sindaco - per tutelare le persone ma anche i cani che recentemente sono stati mal tollerati e perfino avvelenati».

La misura è stata contestata sia da Enrico Rizzi, coordinatore nazionale del Partito animalista europeo, sia da Giuseppe Purpi responsabile di un'associazione di volontariato. Rizzi ha diffidato il sindaco. Purpi ha giudicato il provvedimento inopportuno e illegittimo. Burrafato ha replicato: «Non voglio affamare i cani ma solo spingerli verso altre zone».

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