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Operai Gesip sul tetto del municipio

I 17 lavoratori chiedono un incontro con Orlando e certezze sulla cassa integrazione. "Non scenderemo da qua fino a quando non avremo un incontro con il sindaco" grida un dipendente della società in liquidazione

PALERMO. Diciassette operai della Gesip, la società che gestisce servizi per il comune, sono saliti per protesta sul tetto del Municipio di Palermo. I lavoratori chiedono un incontro con il sindaco e certezze sulla cassa integrazione.
"Non scenderemo da qua fino a quando non avremo un incontro con il sindaco", grida un operaio della partecipata. Davanti a Palazzo delle Aquile ci sono tre blindati delle forze dell'ordine, mentre affissi nella cancellata della fontana di Piazza Pretoria, ci sono alcuni striscioni dei sindacati.

La società è in liquidazione. Sono 1.805 i dipendenti della partecipata, per i quali lo scorso 20 settembre sono state avviate le procedure per gli ammortizzatori sociali. La decisione di occupare il tetto di Palazzo delle Aquile è scattata nel primo pomeriggio, dopo una manifestazione, organizzata dai sindacati autonomi Asia e Usb, davanti ai locali dell'assessorato regionale al lavoro in via imperatore Federico, a cui hanno partecipato circa un centinaio di lavoratori.
Una delegazione di sindacalisti ha incontrato il dirigente del dipartimento lavoro Anna Rosa Corsello. Secondo quanto riferiscono alcuni operai dall'esito dell'incontro non avrebbero ricevuto notizie sulla copertura finanziaria per la cassa integrazione e così hanno deciso di spostare la protesta davanti al Comune. Un gruppo di dipendenti, quindi, è riuscito a entrare all'interno del Palazzo. In questo momento i lavoratori stanno incontrando il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando.


OPERAI SCENDONO DAL TETTO. MERCOLEDI' ORLANDO A ROMA.
Sono scesi dal tetto del Municipio di Palermo gli operai della Gesip, saliti nel pomeriggio per protesta. La decisione è stata presa dai dipendenti, secondo quanto riferiscono i sindacati, perché per mercoledì è previsto un incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti dei ministeri del Lavoro e dell'Interno, della Regione siciliana e del Comune sugli ammortizzatori sociali. Per la copertura finanziaria della cassa integrazione in deroga per i 1.805 dipendenti della società partecipata dal Comune, sempre secondo i sindacati, servirebbe una specifica nel decreto del ministero del Lavoro che la autorizza l'erogazione. Gli operai torneranno in piazza giovedì mattina. Una manifestazione è stata organizzata davanti Palazzo D'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana.

Intanto, il sindaco Leoluca Orlando precisa che "al tavolo inter-istituzionale tenutosi a Palazzo Chigi sono seguiti diversi tavoli tecnici a Roma. Nel corso degli incontri, in particolare nell'ultimo tenutosi proprio al ministero del Lavoro il 17 settembre, si è concordato sul ricorso alla Cassa integrazione in deroga dall'1 settembre al 31 dicembre per tutti i lavoratori della Gesip. Si è ottenuto nei giorni scorsi lo sblocco, in favore della Regione, di risorse statali da
utilizzare per il finanziamento della cassa integrazione per lavoratori di diverse aziende siciliane ed il ministro Elsa Fornero ha pubblicamente confermato che tale strumento sarebbe valso anche per i lavoratori della Gesip".

"A seguito della diffusione, oggi, di alcune notizie contrastanti, che hanno provocato la reazione dei lavoratori, non posso che sottolineare - conclude - il contrasto fra il contenuto di tali notizie e quanto fino ad oggi affermato in tutte le sedi istituzionali e pubblicamente dai responsabili del
governo, nonché con quanto deliberato a partire dall'incontro di Palazzo Chigi.
Ho quindi chiesto un incontro urgente col ministro del Lavoro e col ministro dell'Interno, evidenziando la gravità dell'eventuale mancato rispetto di quanto fino ad oggi indicato come soluzione al problema della Gesip". Mercoledì il sindaco si recherà a Roma per degli incontri urgenti e per chiedere la convocazione del tavolo inter-istituzionale a Palazzo Chigi.


CISL: "LA REGIONE NON HA I SOLDI PER LA CASSA INTEGRAZIONE
".
"Abbiamo saputo da Anna Rosa Corsello, dirigente generale del Dipartimento regionale al Lavoro, che non ci sono i soldi necessari per la cassa integrazione dei lavoratori Gesip. Una notizia che conferma tutti i nostri dubbi. Da sempre diciamo che tutta la vertenza è stata gestita in assenza di chiarezza. Nonostante venisse sbandierata l'esistenza di una corsia preferenziale per Gesip. Adesso basta con dichiarazioni di facciata. Serve concretezza.
E soprattutto bisogna aumentare i fondi per la cassa integrazione in deroga". Lo dice Mimma Calabrò, segretario della Fisascat Cisl di Palermo.

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