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Lavori per la metro, sgomberato palazzo

È quanto successo a quattro famiglie in corso Alberto Amedeo al civico 180/b, proprio di fronte al palazzo di giustizia, costrette a lasciare le proprie case a causa dei lavori del passante ferroviario e della realizzazione della galleria sotterranea

PALERMO. I cartoni con gli oggetti personali sono pronti nelle stanze. Tutto è imballato per traslocare. Il tempo per abbandonare le abitazioni ieri è arrivato. È quanto successo a quattro famiglie in corso Alberto Amedeo al civico 180/b, proprio di fronte al palazzo di giustizia, costrette a lasciare le proprie case a causa dei lavori del passante ferroviario e della realizzazione della galleria sotterranea.

Ieri mattina i vigili del fuoco coordinati dal comandante, Gaetano Vallefuoco, hanno effettuato i sopralluoghi e hanno emesso il verdetto. «Le fessure nelle pareti e nei muri portanti sono diventate più evidenti e quindi bisogna sgomberare la palazzina. Il rischio crollo è concreto. Abbiamo notato lunghe crepe che interessano anche i pilastri. Stare all’interno è diventato pericoloso». Così la nota è stata avviata al Comune e all’edilizia pericolante.

In effetti entrando all’interno degli appartamenti si notato i muri lineati e le mattonelle nel bagno cadute per terra. Segno che la perforazione della galleria sta creando seri problemi alla stabilità del palazzo. Una situazione che potrebbe verificarsi anche in altri appartamenti nei pressi della palazzina evacuata. Nella vicina via Giuffredi al numero 19, 21, e 23 ce ne sono tanti altri sotto osservazione e nei prossimi giorni o saranno messi in sicurezza o dovranno essere sgomberati. Nuovi interventi che dovrebbero essere previsti dai tecnici della Sis che come ci raccontano gli inquilini di via Alberto Amedeo avrebbero garantito interventi strutturali per consentire agli inquilini di fare ritorno nelle abitazioni. Un problema che si era già presentato in altre zone della città, dove gli operai della Sis e i soldi previsti per tutti questi lavori di consolidamento hanno permesso di evitare il cedimento di interi edifici.

Una situazione di grave disagio che avevamo registrato in via Serpotta. Anche in questo caso i lavori del passante ferroviario avevano reso pericoloso la permanenza di alcune famiglie palermitani all’interno di alcune palazzine. Anche allora come adesso le lesioni erano provocate negli alloggi dai lavori di scavo nella zona del Tribunale e di Corso Finocchiaro. La galleria del raddoppio ferroviario passa proprio vicino tutte quelle abitazioni. Come hanno lamentato i residenti da alcune settimane in quella zona sembrava ci fosse il terremoto. La terra trema continuamente e nelle loro abitazioni, scampate ai terremoti del 68 e alle varie scosse che si sono susseguite negli ultimi anni, sono spuntate vistose lesioni. Profonde fessure ai pilastri e alle pareti che hanno spaventato i residenti.

Non è la prima volta che in quel quadrilatero si sono verificati crolli e lesioni nelle abitazioni. Non distante dalla via Serpotta c'è la via Pietro D'Asaro. Analoghe crepe erano avvenute nelle zone adiacenti in altri edifici, come in via Juvara. Nei mesi scorsi crolli nella vicinissima via Polara, così anche in via Colonna Rotta.

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