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Intercettazioni a Napolitano, la procura di Palermo si costituisce parte civile

Al centro del conflitto tra poteri dello Stato c'è la vicenda delle intercettazioni di alcune conversazioni del Presidente della Repubblica con l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino. Il deposito degli atti è stato effettuato questa mattina

ROMA. La Procura di Palermo si è costituita nel conflitto tra poteri dello Stato sollevato di fronte alla Corte Costituzionale dal Quirinale per le intercettazioni indirette al Capo dello Stato. Il deposito degli atti è stato effettuato questa mattina. Il materiale che costituisce la memoria di costituzione si compone di 32 pagine.
Il deposito è stato fatto con una settimana di anticipo rispetto alla scadenza dei termini, che era fissata per il 19 ottobre. I pm di Palermo sono rappresentati da un collegio difensivo costituito dal professor Alessandro Pace, fino a poco tempo fa presidente dei costituzionalisti italiani, e dai professori Giovanni Serges e Mario Serio. L'udienza di fronte ai giudici della Consulta è già stata calendarizzata nei giorni scorsi per il 4 dicembre.
Al centro del conflitto tra poteri dello Stato c'è la vicenda delle intercettazioni di alcune conversazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con l'ex ministro dell'Interno ed ex vice presidente del Csm Nicola Mancino: l'utenza telefonica di quest'ultimo era stata messa sotto controllo dai magistrati palermitani che indagano sulla presunta trattativa Stato-mafia.

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