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Fioristi, giro di vite contro gli abusivi

È l'allarme lanciato ieri mattina dall'assessore comunale alle Attività Produttive Marco Di Marco e da Gioacchino Vitale, presidente Confcommercio Fioristi. Controlli dei vigili vicino ai cimiteri

PALERMO. Crescono gli abusivi in città e chi invece ha le carte in regola rischia di chiudere». È l'allarme lanciato ieri mattina dall'assessore comunale alle Attività Produttive Marco Di Marco e da Gioacchino Vitale, presidente Confcommercio Fioristi.
«Il fenomeno dell'abusivismo negli ultimi anni è cresciuto in maniera iperbolica - spiega Di Marco - colpendo tutti i settori. In un momento di crisi profonda bisogna stare vicino ad ogni operatore».

Così, dopo panificatori e parrucchieri adesso toccherà ai fioristi. Con il primo novembre alle porte e il Natale che si avvicina, a finire nel mirino dei vigili urbani saranno i fiorai abusivi che piazzandosi ad ogni angolo della città fanno calare le vendite dei fiorai con licenza e permessi. «In questo momento - chiarisce Gioacchino Vitale di Confcommercio - è comprensibile che le spese che una famiglia taglia sono quelle più superflue come l'acquisto di piante e fiori, a questo si aggiungono i fiorai ambulanti senza licenze che spesso si stabiliscono proprio nei pressi dei negozi in regola per dar vita ad una concorrenza sleale», continua Vitale. Così si aggravano le condizioni di questo settore già in sofferenza: nell'ultimo anno su 50 esercizi commerciali il dieci per cento ha dovuto chiudere bottega, ben cinque vivai.

Cerca di assicurare i commercianti l'assessore Di Marco: «Abbiamo già avviato, con la collaborazione della Polizia municipale e delle categorie produttive, azioni contro l'abusivismo nel settore della panificazione e della parrucchieria. Oggi tocca a chi vende, senza alcuna autorizzazione, piante e fiori: un fenomeno che interessa tutta la città, soprattutto in vista del Natale, del primo novembre, della festa della mamma o della donna. Chi invece vende regolarmente, e rappresenta anche un presidio come i tassisti, deve fare i conti con un far west inaccettabile. Come nel caso dei posteggiatori abusivi, dietro cui c'è un'organizzazione più ampia - conclude e l'assessore - anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un vero e proprio commercio organizzato. Capita spesso infatti che i fiori usati per i matrimoni vengano poi rivenduti».

Per questo motivo scendono in campo le squadre di via Dogali, guidate da Vincenzo Messina, comandante della polizia municipale. Trenta i fioristi abusivi denunciati lo scorso anno, adesso è pronto un piano per intensificare presenza degli uomini della municipale nei pressi dei cimiteri proprio in vista del primo novembre. «Saremo nei pressi dei quattro cimiteri cittadini - dice - e ci occuperemo di gestire la viabilità e di multare chi vende abusivamente i fiori. Ma il fenomeno non si può combattere solo così: serve anche capire chi rifornisce, in nero, questi abusivi e colpire la filiera. Siamo di fronte a merce scadente, quindi a un falso risparmio». La multa sarà di 309 euro si somma al sequestro della merce che sarà devoluta a chiese e associazioni onlus, ma il compito della polizia municipale spesso è reso difficile anche dall'atteggiamento di alcuni cittadini forse troppo accondiscendenti: «C'è chi solidarizza con gli abusivi - spiega Messina - e ci dice che dovremmo occuparci di altro non perseguendoli. Ma è una questione di legalità, oltre che di sicurezza».

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