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Sit-in degli operai Gesip davanti al Palazzo dei Normanni

Un gruppo di lavoratori manifesta di fronte alla sede dell'Ars: "Voi siete le nostre istituzioni, interloquite con Roma"

PALERMO. Un gruppo di operai della Gesip sta presidiando a Palermo il piazzale antistante l'ingresso di Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana. Alcuni lavoratori indossano magliette con scritto «Voi siete le nostre istituzioni interloquite con Roma».
Da 24 giorni i 1805 dipendenti della società partecipata dal Comune in liquidazione sono senza paga e lavoro, perchè è scaduta la proroga al contratto di servizio con il Comune. Anche se non ci sarebbe ancora un accordo scritto con Stato e Regione, il sindaco Leoluca Orlando, nei giorni scorsi, ha annunciato che con il governo sarebbe stata raggiunta un'intesa per concedere la cassa integrazione in deroga agli operai dal primo settembre al 31 dicembre, data in cui Gesip dovrà cessare ogni attività.
Per questo, su indicazione del sindaco, il liquidatore della partecipata venerdì scorso ha presentato le istanze agli uffici provinciali del lavoro per chiedere gli ammortizzatori sociali. 
Con una nota nei giorni scorsi, il ministero del Welfare ha chiarito che prima di concedere altri ammortizzatori sociali la Regione siciliana deve versare circa 12 milioni e mezzo di euro per la cassa integrazione in deroga dei lavoratori di altre aziende in crisi, che fruiscono della misura.
«Vogliamo tornare a lavorare e chiediamo un impegno alla Regione sulla vertenza Gesip - dice Roberto Marasà che per Gesip faceva il custode - Non vogliamo la cassa integrazione, per questa misura il sindaco ci ha detto che c'è una copertura di 15 milioni di euro, perchè non usano questi soldi per farci tornare al lavoro? Dodicia anni fa Gesip ha assunto 1800 persone con contratti a tempo indeterminato, adesso vogliono farci tornare precari?». Anche un gruppo di operai della società sta presidiando Palazzo delle Aquile, a piazza Pretoria.

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