Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Fiat, sit in degli operai davanti a fabbrica di Termini Imerese

Una manifestazione "per dare un segnale forte" dei 400 dipendenti dell'indotto che ha chiuso lo scorso 31 dicembre

TERMINI IEMERESE. Oltre quattrocento operai della Fiat e dell' indotto di Termini Imerese stanno presidiando i cancelli della fabbrica, che il Lingotto ha chiuso il 31 dicembre scorso. Nel piazzale antistante lo stabilimento c'é lo striscione unitario di Fim, Fiom e Uilm, che hanno organizzato l'iniziativa.
"Vogliamo dare un segnale forte al governo Monti e alla Fiat - dice il segretario provinciale della Fiom di Palermo Roberto Mastrosimone - perché lo stabilimento di Termini Imerese è ancora di proprietà della Fiat così come gli operai sono ad oggi dipendenti della Fiat. Il progetto Fabbrica Italia si è dimostrato un fallimento, serve un ragionamento complessivo per il rilancio del settore automobilistico nel Paese, e mi pare del tutto evidente che la fabbrica e gli operai di Termini Imerese devono essere inseriti in questo percorso".
In piazza sono numerose anche le donne: vi sono lavoratrici e impiegate della Fiat, ma anche mogli e figlie degli operai. "Noi siamo considerati lavoratori di serie B - dice Rosanna Gulino impiegata da 16 anni in Fiat - Siamo stati presi in giro da tutti dal governo e dai politici locali e nazionali. Questa vertenza si trascina due anni e mezzo, si è fatto di tutto tranne che porre le basi per rilancio del polo industriale. Ci ignorano tutti media inclusi". Il prossimo incontro a Roma sulla vertenza è in programma per 5 ottobre prossimo con i sindacati. "Vi sono incontri continui a Roma - aggiunge Mastrosimone - ci aspettiamo dal governo risposte concrete e soluzioni per Termini Imerese, anche perché il 31 dicembre scade la cassa integrazione e la prospettiva sono i licenziamenti collettivi".

Caricamento commenti

Commenta la notizia