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Tre agenti feriti da un detenuto al Pagliarelli

I poliziotti della penitenziaria sono stati aggrediti da un uomo di origine marocchina, imputato di tentato omicidio. Sono stati accompagnati con urgenza in ospedale in attesa di cure mediche: hanno riportato un trauma cranico e contusivo al braccio, un trauma cranico e una frattura alla spalla e una ferita alla tempia

PALERMO. Tre agenti di polizia penitenziaria del carcere di Pagliarelli, a Palermo, sono stati feriti da un detenuto di origine marocchina imputato per tentato omicidio e lesioni gravi che era appena giunto nella struttura accompagnato da una scorta del Nucleo Traduzioni di Catania.
Lo ha reso noto il vice segretario senerale del Sindacato di Polizia Penitenziaria Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria. Il detenuto si è scagliato - per cause da accertare - contro gli agenti non appena gli sono state tolte le manette ed è stato subito immobilizzato. Gli agenti sono stati accompagnati con urgenza in ospedale in attesa di cure mediche: hanno riportato un trauma cranico e contusivo al braccio, un trauma cranico e una frattura alla spalla e una ferita alla tempia.
Nicotra ha sottolineato la "drammaticità delle carceri e delle condizioni in cui opera il personale di Polizia Penitenziaria". "In Sicilia - ha aggiunto - ci sono circa 800 poliziotti in meno e le tensioni sono in continuo aumento se si pensa che soltanto sei poliziotti hanno portato quattro detenuti e se questo fosse accaduto per strada ci sarebbero stati altri fatti più gravi". "Purtoppo ogni giorno ci sono in giro poliziotti penitenziari che traducono detenuti sotto scorta a causa delle carenza di personale e a Roma continuano a guardare altrove. Noi non ci stanchiamo di chiedere al Vicario del Dap con la delega sul Personale Simonetta Matone la massima attenzione per quanto accade nelle carceri siciliane ed un equa distribuzione delle risorse non solo umane".

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