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Il consiglio comunale boccia la delibera per una società di rifiuti

Era prevista dalla legge regionale di riforma del sistema integrato del settore, varata dall' Assemblea regionale nel 2010. Contestata anche la legittimità della nomina

PALERMO. Il Consiglio comunale di Palermo ha bocciato la proposta di delibera di costituzione della Società consortile per azioni di regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr), prevista dalla legge regionale di riforma del sistema integrato del settore, varata dall' Assemblea regionale nel 2010. Il voto è stato a maggioranza;  si sono astenuti due consiglieri: Nadia Spallitta (Idv) e Teresa Piccione (Pd). All'Ars il Partito democratico aveva voluto fortemente la riforma. A questo punto, secondo quanto prevede la norma la Regione dovrebbe nominato un commissario ad acta. Il Consiglio, però, sempre a maggioranza, ha approvato un ordine del giorno in cui contesta la legittimità della nomina, indicando tra i motivi anche l'inadeguatezza dello schema di costituzione della Srr rispetto a una sentenza della Corte costituzionale (numero 199 del 20 luglio 2012) in materia di affidamento dei servizi pubblici, insieme alla mancata definizione di un ripiano delle passività, del trasferimento del personale esistente e della mancata realizzazione di infrastrutture da parte della Regione siciliana. «L'intimazione e la diffida da parte della Regione - si legge nel testo varato a Sala delle Lapidi - di adottare Statuto e atto costitutivo delle Srr senza la possibilità  apportare modifiche ed integrazioni, sembra violare l'autonomia degli enti locali, mentre la nomina del Commissario ad acta appare illegittima».

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