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Gesip, continua la protesta nella Cattedrale di Palermo

I lavoratori hanno trascorso un’altra notte sulle panche della chiesa. Attesa per l’incontro di domani a Palazzo Chigi sulla riorganizzazione delle società partecipate

PALERMO. Il gruppo di operai della Gesip che da giovedì occupa la Cattedrale di Palermo, anche la scorsa notte l'ha trascorsa dormendo sulle panche della chiesa. Il sindacalista della Cisal Pietro Giannotta continua lo sciopero della fame iniziato giovedì scorso. I lavoratori sostengono che proseguiranno nella protesta "fino a quando non arriveranno notizie ufficiali da Roma".  Sono 1805 i dipendenti della partecipata dal Comune, che gestisce servizi essenziali in città (custodia, pulizia, cura del verde, servizi cimiteriali, canile municipale, manutenzione e impianti sportivi).
La proroga al contratto di servizio tra la partecipata e il Comune  è scaduto il 31 agosto e da dieci giorni gli operai sono senza paga e senza lavoro, perché il governo nazionale non ha sbloccato la somma di 5 milioni di euro assegnati alla Gesip da un'ordinanza della protezione civile di maggio, che avrebbe consentito il prosieguo delle attività fino a metà settembre. "Le funzioni religiose della domenica e quelle di stamattina si sono svolte senza problemi - dice padre Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale - il clima è più disteso". A turisti e visitatori è consentito l'accesso in Cattedrale, "anche se la zona monumentale (presbiterio e tombe) - prosegue il parroco - momentaneamente è chiusa". Circa un centinaio di operai sono radunati nel giardino del Duomo. C'é attesa per l'incontro, in programma domani a Palazzo Chigi, che dovrebbe affrontare non solo il tema della Gesip ma anche la questione della riorganizzazione delle partecipate dal Comune.

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