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Lucia vola a Sydney per seguire Del Piero

Lucia Bordonaro si è abbonata alla squadra australiana per tre partite. Volerà dall'altra parte del mondo a febbraio per il suo trentesimo compleanno. "Un regalo per vedere in azione Alex, il mio capitano"

PALERMO. Quando il 13 maggio, Alessandro Del Piero ha salutato i suoi tifosi allo Juventus Stadium, Lucia era lì, sugli spalti a piangere e a promettersi: «La società gli ha voltato le spalle, io non l'avrei fatto. Ovunque vada, lo seguirò». Non avrebbe mai potuto immaginare che il «suo» Alex si sarebbe trasferito addirittura in Australia. Promessa non mantenuta, allora? Macché. A poche ore dall’annuncio ufficiale dello sbarco del numero 10 nella terra dei canguri, Lucia Bordonaro, 29 anni, palermitana, si è collegata al sito internet del Sydney Fc e ha comprato un abbonamento per tre partite. Lucia volerà in Oceania a febbraio, per festeggiare il suo trentesimo compleanno, sulle tribune dell’Allianz Stadium di Sydney. Un regalo coi fiocchi.

Un atto di fedeltà dopo i mesi di calciomercato che, per la giovane innamorata ovviamente anche della Juve, sono stati un tormento. Del Piero negli Usa? Del Piero al Sion? Del Piero al Liverpool? Lucia ha provato invano a tapparsi le orecchie. «Ho cercato di non seguire le notizie riguardanti Alex - racconta - ma gli amici (alcuni per affetto, altri per “bastardaggine”) mi aggiornavano lo stesso». Fino alla decisione finale dell’attaccante. Sydney, l’ Australia, un altro mondo, un altro calcio. «All'inizio - dice Lucia - non la consideravo una squadra all'altezza del capitano. Poco prima della conferenza stampa, però, è arrivata una specie di illuminazione: andando in Australia, Alex non affronterà mai la Juventus da avversario. Non l'ha mai fatto al Padova, non lo farà al Sydney. E dato che sono un'inguaribile romantica - conclude la sfegatata fan - ci ho visto l'ennesima prova d’amore di Alex per la maglia».

E subito dopo l’ennesima prova d’amore di Lucia verso il numero 10: un lungo viaggio pieno di scali e tanti euro da spendere per vedere ancora dal vivo un «gol alla Del Piero». Anche perché le passioni non costano nulla. E perché per Lucia «il capitano non è solo un giocatore, è tutto un insieme di ideali (umiltà, lealtà), è un modo di intendere la vita».

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