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Gesip, martedì a Roma il tavolo sulla vertenza

Sono stati invitati a partecipare, oltre al Comune, il dipartimento per la Protezione civile, i ministeri per la Coesione territoriale, per la Pubblica amministrazione, dell'Interno, dell'Economia, dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali e poi la Regione siciliana

PALERMO. Martedì prossimo alle 11.30 si riunirà a Roma il tavolo incaricato di affrontare la situazione finanziaria del Comune di Palermo e dei 1.800 lavoratori della partecipata Gesip, e quanto pare anche un gruppo di operai sarà presente nella capitale, per sapere notizie sulla vertenza.
Al tavolo sono stati invitati a partecipare, oltre al Comune, il dipartimento per la Protezione civile, i ministeri per la Coesione territoriale, per la Pubblica amministrazione, dell'Interno, dell'Economia, dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali e poi la Regione siciliana. Stasera Orlando parteciperà ai lavori preparatori del tavolo, con gli assessori Lapiana e Abbonato, in un incontro al Viminale con i funzionari del ministero dell'Interno.


I SINDACATI: "VOGLIAMO PARTECIPARE AL TAVOLO". Per evitare il rincorrersi delle voci e delle interpretazioni, riteniamo che una delegazione qualificata dei sindacati possa partecipare al tavolo interministeriale di martedì prossimo. Lo afferma in una nota Pietro La Torre, segretario regionale Uiltucs, in merito alla riunione convocata a Roma per affrontare la situazione dei lavoratori della Gesip.
La Torre ha inoltre inviato una lettera ai leader nazionali di Pdl, Pd e Udc, Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini, ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per chiedere un impegno in favore della vertenza. Bisogna superare le distonie e le indifferenze che ancora oggi registriamo - scrive La Torre - per lavorare ad una soluzione che salvi i servizi della città ed una prospettiva di vita per le famiglie degli occupati in Gesip, avendo chiaro che non servono comunicati ottimisti o discorsi minacciosi ma un plausibile discorso di salvataggio. Con la
coscienza di non ripercorrere gli errori del passato - prosegue la lettera - che vanno certamente rinnegati, va in ogni caso trovata una soluzione. Il tavolo di crisi interministeriale deve riavvicinare le posizioni e produrre una proposta seria e credibile di riorganizzazione su cui chiamare al confronto le organizzazioni sindacali nel più breve tempo possibile.

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