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Operaio Gesip dorme al lavoro: scatta verifica dell'azienda

A disporla è il commissario liquidatore Giovanni La Bianca. "L'attività di vigilanza deve essere svolta dal diretto caposquadra fino al responsabile di ciascuna unità di personale. In caso di colpa del dipendente, le sanzioni previste dal contratto collettivo del settore sono il richiamo, l'ammenda verbale, l'ammenda scritta, la sospensione da uno a tre giorni e nei casi più gravi il licenziamento"

PALERMO. Il commissario liquidatore della Gesip Giovanni La Bianca ha disposto una verifica sulla vicenda che riguarda un operaio della partecipata che si occupa di servizi per il Comune, fotografato mentre dormiva su un mezzo della società, durante l'orario di lavoro.
"Ho dato ai dipendenti, nei giorni scorsi, precisi input – ha aggiunto - e detto chiaramente che l'attività di vigilanza deve essere svolta dal diretto caposquadra fino al responsabile di ciascuna unità di personale. Sono in sintonia con quanto dice il sindaco e nei giorni scorsi ho parlato anche di questo con luì".
In caso di colpa del dipendente, le sanzioni previste dal contratto collettivo del settore sono il richiamo, l'ammenda verbale, l'ammenda scritta, la sospensione da uno a tre giorni e nei casi più gravi il licenziamento. Ma secondo La Bianca non basta. "Occorre potenziare la contrattazione decentrata – dice - e rimodulare le sanzioni disciplinare, ma è chiaro che questo ragionamento si può fare solo in prospettiva di una continuità nel medio periodo dell'attività svolta dalla Gesip, perché se si continua ad andare avanti di proroga in proroga non c'é il tempo necessario per avviare una concertazione con i sindacati".

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