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In Sicilia gli incendi sono in aumento

A dirlo sono i numeri snocciolati dalla direzione regionale dei vigili del fuoco della Sicilia, che ha stilato un bilancio dei roghi. Nel 2011 gli interventi dei pompieri erano stati 5.474. Nello stesso periodo di quest’anno sono aumentati del 44%: 7.889

PALERMO. La situazione è di allarme. Una vera emergenza che richede interventi immediati. A dirlo sono i numeri snocciolati dalla direzione regionale dei vigili del fuoco della Sicilia, che ha stilato un bilancio degli incendi. Nel 2011 gli interventi dei pompieri erano stati 5.474. Nello stesso periodo di quest’anno sono aumentati del 44%: 7.889. Un vero grido di allarme per il patrimonio boschivo soprattutto se si considera che, come detto più volte dagli stessi investigatori, per le modalità di azione e la contemporaneità dei roghi appiccati, la stragrande maggioranza di questi sono dolosi. Roghi su cui i carabinieri, analizzando i rilievidei vigili del fuoco, stanno indagando per cercare di risalire ai responsabili. Così in Sicilia, come nel resto dell’Italia, a rischio è il patrimonio boschivo.


Non è un caso che nel 2011 gli ettari di boschi andati in fiamme erano 371. Quest’anno sono triplicati: 913. Non va meglio nelle aree dove ad andare in fumo è la macchia mediterranea. Anche qui i dati lasciano pochi dubbi sulla situazione che si sta vivendo: lo scorso anno 5.806, nel 2012 11.801. Uno sforzo notevole per il comando dei vigili del fuoco visto che gli unici dati in diminuzione nelle tabelle sono quelli degli uomini impegnati a spegnere gli incendi in ogni parte della regione Sicilia. Nel 2011 erano 609, nel 2012 565. Pompieri che hanno fatto i salti mortali anche perché i mezzi si sono contratti. Nel 2011 erano 234, nel 2012 221. Una diminuzione che il dipartimento dei vigili del fuoco, ha cercato di fronteggiare potenziando il dispositivo di soccorso e prevedendo, nelle zone maggiormente colpite dagli incendi, l'immediato invio di uomini e mezzi dai Comandi provinciali più vicini.



«Ogni giorno sono stati impegnati in tutta la Regione Sicilia, in media, 500 uomini e 200 automezzi dei vigili del fuoco, prevedendo anche l'intervento dell'elicottero del nucleo dei vigili del fuoco di Catania – dice il comandante di Palermo Gaetano Vallefuoco - Inoltre, il dispositivo di soccorso tecnico urgente ordinario è stato integrato, nel periodo di massima allerta di luglio-agosto, dalle seguenti risorse previste dalla convenzione sottoscritta tra il ministero dell'Interno e la Regione Siciliana il 19 luglio scorso». Protocollo che prevedeva una unità nella Sala operativa unificata permanente del corpo forestale della Regione Siciliana. Un’unità presso ciascuna Centrale operativa provinciale (Cop) degli Ispettorati provinciali del Corpo forestale della Regione Siciliana. Tredici le squadre antincendi boschive nelle varie provincie e quattro i presidi presso le isole minori di Favignana, Lipari, Pantelleria ed Ustica. I vigili del fuoco della Sicilia sono stati impegnati maggiormente nelle giornate del 4, 5 e 6 agosto nella provincia di Trapani per l'incendio nella riserva dello Zingaro. Qui sono stati evacuati circa 900 ospiti del villaggio turistico Calampiso di San Vito Lo Capo. Drammatico l’incendio in provincia di Messina, per recuperare un operaio della forestale, rimasto gravemente ferito precipitando in un burrone mentre cercava di spegnere le fiamma. A Catania, a Linguaglossa, hanno messo in salvo insieme ai carabinieri un gruppo di scout di 30 ragazzi e 6 accompagnatori. A Palermo, infine, l’incendio che ha tenuto sotto scacco per settimane i pompieri è stato quello della discarica di Bellolampo.
 

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