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Telecamere sui rifiuti a Palermo, ma le discariche si spostano

La videosorveglianza funziona, ma i cumuli di immondizia gettata illecitamente diventano itineranti

PALERMO. Mentre l'Amia cerca di recuperare il tempo perduto, lavorando a pieno ritmo per smaltire i rifiuti accumulati nei 10 giorni di proteste e assemblee, le discariche a cielo aperto continuano a proliferare e rigenerarsi, alimentate da trasgressori più o meno occasionali per nulla scoraggiati da controlli, sanzioni e videosorveglianza operativa nei siti più critici. E proprio presso le 13 discariche storiche, da novembre nel mirino delle telecamere, sempre più spesso c'è chi trova il modo per aggirare l'occhio elettronico, abbandonando i rifiuti a distanza di sicurezza dallo spazio coperto dalle inquadrature.
Il fenomeno delle discariche «itineranti», che trovano posto a pochi metri dai siti storici, è piuttosto diffuso in città, soprattutto nelle periferie. Tra i tanti cittadini che hanno sollevato il problema, le perplessità si mescolano all'ottimismo: «In via Lodato - dice Manos Kouvakis - ci battiamo dal 2005 per far sparire la discarica. Con l'installazione delle telecamere le cose vanno meglio, sebbene nella porzione di strada non coperta dalla videosorveglianza vengano periodicamente abbandonati rifiuti ingombranti di vario genere». A supportare l'occhio elettronico provvedono peraltro le forze dell'ordine, impegnate nel controllo del territorio: «Siamo a conoscenza di questo fenomeno che accomuna molte delle discariche videosorvegliate - dice a Ditelo a Rgs Casimiro Chiello, responsabile dell'attività investigativa della polizia municipale -. Pertanto stiamo predisponendo e perfezionando un servizio che integri il controllo elettronico».
Nell'ultimo periodo, l'attività di monitoraggio e repressione condotta dai vigili ha dato luogo ad una decina di sequestri di siti adibiti alla raccolta illecita dei rifiuti. «Dall'inizio dell'anno - spiega ancora Chiello - stiamo svolgendo controlli approfonditi nella zona dell'Arenella e della Guadagna, portando alla luce vere e proprie discariche permanenti in cui i rifiuti vengono in maniera sistematica e non occasionale depositati e a volte smaltiti». Sequestri e denunce sono scattati in via Monsignor Pottino e via Papa Sergio all'Arenella, siti illecitamente adibiti allo stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi. Stessa cosa dalla parte opposta della città: «In via Guadagna - continua Chiello - abbiamo rinvenuto un'area di ben 5000 metri quadri di rifiuti metallici; stessa cosa in via Villagrazia, dove in uno spazio di circa 1500 metri erano depositati rifiuti edili, pneumatici e resti di veicolo. In entrambi i casi sono scattate le denunce per i responsabili. Il sequestro dovrebbe accelerare la bonifica degli spazi incriminati». Controlli in atto anche lungo il fiume Oreto, in cerca di eternit e rifiuti speciali. Anche nei dintorni di Palermo l'attività a singhiozzo degli operatori d'igiene urbana ha pressoché paralizzato negli ultimi 10 giorni la raccolta dei rifiuti. A Monreale soltanto ieri si è provveduto a ripulire il centro del paese, rimettendo in moto lo smaltimento dei rifiuti accumulati da giorni anche nelle frazioni. A Piano di Gelo, una discarica a cielo aperto si è formata per l'ennesima volta presso un capolinea degli autobus, generando malcontento tra i residenti che invocano lo spostamento dei cassonetti per risolvere il problema. «Entro pochi giorni, tempo permettendo - fa sapere il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo - gli operatori dell'Ato rimuoveranno i rifiuti. Dopodiché quest'area, nell'arco di un mese, verrà recintata, ponendo fine all'accumulo di rifiuti e alle proteste dei residenti».

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