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Palermo sommersa dai rifiuti

PALERMO. Ci sono interi quartieri invasi dalla spazzatura. Bonagia, la zona di corso dei Mille, intere vie del centro storico. Le assemblee dei lavoratori che temono per il posto di lavoro hanno avuto l'effetto sperato. Mettere pressione alle istituzioni per rimpinguare le casse dell'Amia dalle quali mancano otto milioni di euro.
Cassonetti pieni e gli immancabili roghi hanno caratterizzato le ultime ore nel capoluogo. Scene già viste ogni volta che si paventa il mancato pagamento degli stipendi ai 2500 degli operatori di Amia e Amiaessemme, o peggio, come annunciato in questi ultimi giorni, dall'azienda gestita dai commissari, il possibile licenziamento di netturbini. «Il bilancio del 2011 si è chiuso con un meno 16 milioni di euro. Soldi - dice Dionisio Giordano, sindacalista Cisl -. Otto milioni devono essere garantiti dal Comune con l'adeguamento del contratto di servizio. Tre milioni dall'Amap per i 174 lavoratori della Spc del servizio caditoie transitati in Amia e tre milioni dalla Regione anticipati per lo smaltimento del percolato. Se questi soldi giovedì non transiteranno nel conto di Amia bloccheremo la raccolta».
Intanto oggi per spiegare il perché della protesta ci sarà nel pomeriggio un corteo in città dei lavoratori che faranno un volantinaggio. A cercare di togliere le castagne dal fuoco, dopo la vicenda degli autotrasportatori, dei Forconi e dei benzinai toccherà al prefetto di Palermo Umberto Postiglione che ha chiesto e ottenuto dai lavoratori la sospensione delle assemblee in vista dell'incontro che si terrà giovedì in prefettura. Sarà un incontro operativo nel quale il rappresentante del governo esporrà alla presenza del neo commissario di Palermo Maria Luisa Latella quanto è riuscito ad ottenere dalla Regione e dal Consiglio comunale in questi giorni di trattative. Grazie ad un clima diverso, non c'è più la contrapposizione tra Comune e Regione, il prefetto ha cercato di gettare le basi per un'azione che riporti la società di igiene ambientale su un terreno di maggiore serenità. «Sono cessate le assemblee che erano state proclamate nei giorni scorsi e venivano svolte in orari di servizio - dice il prefetto Umberto Postiglione -. L'azione per risanare le casse dell'azienda passerà tra due fasi. La prima quella di contrarre un mutuo per dieci anni con la garanzia della Regione per fare rientrare i debiti. Serve un voto del Consiglio comunale. Ho già avuto modo di sensibilizzare i capi gruppo e il presidente del consiglio comunale per un voto spedito su questo punto».
La seconda fase, «passerà da una lotta all'evasione della Tarsu - conclude Postiglione - In questo modo i tanti cittadini onesti che hanno sempre pagato potrebbero anche pagare di meno. Visto che al ruolo sono già iscritti 102 milioni di euro. Ne servirebbe il 15 per cento. Ma senza essere un indovino scommetto che l'evasione che verrà accertata sarà più dei 15 milioni che servono per garantire stipendi e servizi di Amia. Pagare tutti per pagare meno. Di questa seconda fase ne parlerò con la neo commissaria Latella. Credo che sarà un'azione sulla quale si procederà spediti».

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