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Giochi sotto l'ombrellone, coppe e premi a Mondello

Grande festa di chiusura della manifestazione estiva condotta dallo zio Pippo, anfitrione dell'arenile della borgata marinara

PALERMO. Gran finale a Mondello per la cerimonia di premiazione dei giochi che si sono svolti durante l'estate in spiaggia. Appuntamento al centro radio che la società Italo-Belga ha destinato quale location per i "giochi sotto l’ombrellone" ideati e condotti dallo zio Pippo, l’anfitrione dell'arenile della borgata marinara. La festa si è aperta con l’audizione dei
17 partecipanti a "piccoli e grandi attori sulla sabbia". Hanno vinto le coppe: Claudia Mattiolo e Lilli Zuccarini per la sezione senior, e Rosi Vetrano e Giorgia Zuccarini per quella junior. Poi sono stati premiati i vincitori degli altri giochi. Per quanto riguarda il proverbio scompigliato ha vinto la coppa Salvatore Luciano, un imprenditore di 63 anni che non ha mai dimenticato la saggezza dei nostri antenati. Per il "castello più bello" realizzato da quattro mamme, ha
ritirato il premio Patrizia Taglavia; è stato premiato anche il dipinto scelto dal maestro Renzo Meschis tra le 76 performance grafico-pittoriche giunte al centro giochi che raffiguravano la Mondello di ieri, di oggi o come si vorrebbe che fosse; il premio senior è andato a Giuseppe Scalici, 59 anni, mentre Francesco Stuppia di 7 anni ha vinto per la sezione junior. Sono stati premiati anche i due bambini, un maschietto ed una femminuccia, i cui genitori hanno fatto
pervenire le foto per partecipare al gioco "Miss e Mister Mondello baby". La piccola miss è stata Francesca Cutrera di 3 anni, mister, invece, il piccolo Samuele Teriaca di 6 anni.
Premio con la targa del "Monachello d’oro" anche al nuovo talento canoro scelto dal compositore Massimo Melodia tra i 46 cd pervenuti al centro giochi. Si tratta della brava Ilena Mannino, 16 anni. Lo zio Pippo è orgoglioso della sua ennesima estate; i suoi giochi anche quest’anno hanno visto protagonisti numerosi bagnanti piccoli e grandi che si sono
divertiti e forse, sottolinea lo stesso zio Pippo: "Hanno imparato qualcosa perché — continua — i giochi da me ideati non dovevano essere soltanto divertenti, ma nello stesso tempo, dovevano insegnare qualcosa e così è stato con la nostra lingua, il dialetto siciliano, oppure con il proverbio scompigliato — la saggezza popolare —, bazar siciliano, il giro del mondo e così via. Ed ora lasciamo le pinne e riprendiamo le penne per andare a lavoro o a scuola. Ci vediamo la prossima estate".

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